CONTROCINEMA
Rolling Stones / Nick Cave / Ethan Hawke 
26 e 27 aprile 2017
Palazzo del Cinema e dei Congressi, Largo Firenze 1, Ravenna

 

Quattro Film dove protagonista è la Musica. 

I Rolling Stones è il loro tour in America Latina. 

Nick Cave e il suo nuovo album, dopo la morte del figlio
Ethan Hawke e la sua torbida interpretazione di Chet Baker.

Green Room, l'horror punk vincitore del Soundscreen.

 

mercoledì 26 aprile

ore 20.30 NICK CAVE & THE BAD SEEDS: ONE MORE TIME WITH FEELING 
Andrew Dominik / Regno Unito 2016 / 110' / Venezia 2016 
La genesi del nuovo album Skeleton Tree di Nick Cave, il primo dopo la drammatica morte del figlio quindicenne. Un bianco e nero intimo e austero, testimonianza cruda e fragile di un artista che tenta di trovare la sua strada attraverso l’oscurità del lutto più duro da vincere. Performance live, improvvisazioni e riflessioni di Cave che creano un’esperienza coinvolgente, intensa ed elegante. 

 

ore 22.30 GREEN ROOM 
Jeremy Saulnier / USA 2016 / 95' / Miglior Film Soundscreen 2017
Una mediocre band punk americana in una desolante tournée tra i peggiori club degli Usa. Un concerto pieno di skinheads. Un oscuro proprietario. E un omicidio che li precipita nell'horror.

giovedì 27 aprile

ore 20.30 ROLLING STONES OLÉ OLÉ OLÉ! Viaggio in America Latina 
Paul Dugdale / Regno Unito 2016 / 100' / Festa del cinema di Roma 2016
Il tour che gli Stones hanno compiuto nel 2016 in 10 Paesi dell’America Latina. Un road movie che celebra il potere rivoluzionario del Rock ’n Roll, tra performance elettrizzanti, spassosi backstage e un inedito ritratto del culto di cui gode la band tra i fan sudamericani. Que viva el Rock!

 

Ore 22.20 ETHAN HAWKE: BORN TO BE BLUE 
Robert Budreau / Canada Regno Unito 2015 / 95' / Toronto 2015
Ethan Hawke interpreta il grande jazzista Chet Baker in un film che re-immagina la sua vita in un frammento decisivo: il suo ritorno in scena dopo una lunga assenza per la tossicodipendenza da eroina. Un racconto intimo, lirico e tormentato come la musica di Baker. Gli anni '60 del Jazz tra arte e autodistruzione.