01—09 APR 2017 RAVENNA RA 01—09 APR '17
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UN CHIEN ANDALOU - LA SORRIDENTE SIGNORA BEUDET


      

UN CHIEN ANDALOU - LA SORRIDENTE SIGNORA BEUDET

UN CHIEN ANDALOU

1929, Spain, 21'

Regia / Direction: Luis Buñuel

Sceneggiatura / Screenplay:  Luis Buñuel, Salvador DalÍ

Interpreti / Cast: Pierre Batcheff, Simone Mareuil

 

Un Chien Andalou non ha trama, nel senso convenzionale della parola. Con una cronologia disarticolata, saltando dall'iniziale "c'era una volta" a "otto anni dopo" senza che eventi o personaggi cambino, il film utilizza la logica del sogno in un flusso narrativo che può essere descritto nei termini dell'allora popolare libera associazione freudiana. Si tratta di un'opera fondamentale del cinema surrealista. 

 

Luis Buñuel Portolés (22 febbraio 1900 - 29 luglio 1983) è stato un regista spagnolo che ha lavorato in Francia, Messico e Spagna. È stato ampiamente considerato da molti critici cinematografici, storici e cineasti come uno dei più grandi ed influenti registi di tutti i tempi. Quando morì il suo necrologio sul New York Times lo definì "un iconoclasta, moralista e rivoluzionario che fu un leader dell'avanguardia surrealista in gioventù e mezzo secolo dopo un regista cinematografico di fama mondiale". 

 

LA SORRIDENTE SIGNORA BEUDET

1922, France,  38'

Regia / Direction: Germaine Dulac

Sceneggiatura / Screenplay:  Germaine Dulac, André Obey

Interpreti / Cast: Germaine Dermoz, Alexandre Arquillière, Jean D'Yd

 

Primo esempio di cinema a tematica femminista: la signora Beudet è una casalinga imprigionata in un soffocante matrimonio borghese, che fantastica di una vita oltre la sua monotona esistenza. Quando le sue fantasie di liberazione sono disturbate dal marito, decide di ucciderlo. Ma il desiderio omicida non viene nemmeno percepito dal distratto marito.

 

Germaine Dulac, dal 1906 lavorò nel giornale femminista La Française redigendovi fino al 1913 soprattutto ritratti di donne e di critici teatrali. Lei stessa scrisse anche alcune pièces. Nel 1916 fondò, con la scrittrice Irène Hillel-Erlanger una casa di produzione cinematografica, la DH Films, realizzando nel 1920 La festa spagnola, e affermandosi come una delle più forti personalità dell'avanguardia francese. La sorridente signora Beudet, considerato il suo capolavoro, è una critica della vita coniugale piccolo-borghese. 

 

Luca Maria Baldini trova la sua strada nel rapporto tra musica e immagini. Spaziando dall'elettronica al postrock/shoegaze, passando per il minimalismo e il neoclassico, nel suo processo creativo il suono esce dalle immagini, per poi prendere vita propria. I suoi brani diventano colonne sonore senza film, dove ogni ascoltatore ha lo spazio per ricreare un iproprio personale mmaginario visivo. Baldini è nato a Ravenna ma lavora a Milano, compone colonne sonore per film, installazioni e performance. Ha presentato i suoi lavori in gallerie e musei nazionali e internazionali e si è esibito in palcoscenici italiani/europei. 

Per Sound Screen Festival, Luca Maria Baldini sonorizza due pietre miliari del cinema surrealista, Un Chien Andalou di Luis Buñuel e La sorridente signora Beudet di Germaine Dulac, indagandone le connessioni con il nostro presente. Grazie a nuovi paesaggi sonori, il disincanto, il sogno, la follia - temi cari al movimento - si fanno strumenti per evadere i recinti del pensiero contemporaneo e insieme richiamo alle conseguenze post-pandemiche. Se nel capolavoro di Buñuel la colonna sonora dagli echi melodici e elettronici si arricchisce di suoni concreti, in La sorridente signora Beudet, una collezione di frasi anti-femministe estrapolate dal web ci ricorda che la questione di genere è ancora tutta da risolvere.